Potevano mancare i Fremen alla prima gita organizzata dal Dopolavoro Distruttori ad Aldorf?
Ovvio che no. Infatti c'erano ed eccovi il resoconto.
Il posto è lontano e quindi il torpedone parte a notte fonda.
Tocca prima fare un po' tappe e viaggiare di notte è meglio: si viaggia più velocemente e ci sono meno rompiscatole in giro (in realtà sarebbe più carino farle di giorno ste cose così da godersi di più anche il viaggio, ma in attesa della terza corsia, l'autostrada è troppo intasata in orario di punta).
Verso le 4 o 5 di mattina finalmente si raggiunge il casello della Cittadella dei Nani. Il torpedone si ferma pensando ad una sosta veloce. Invece si incappa in un picchetto di Nanetti Campioni che protestano per qualche motivo non meglio conosciuto. Fatto sta che i gitanti (forse anche perchè un po' troppo assonnati) non riescono a convincerli a farli passare.
Dopo alcuni vivaci scambi di battute si passa ai fatti. I Camponi tapponzoli sono però ovunque, sono una marea (persino la Questura non riesce a minimizzare sui numeri della manifestazione) e quindi il capocomitiva decide che è opportuno cambiare percorso.
La strada attraverso il territorio elfico e imperiale è fortunatamente più agevole e verso le 7 si raggiunge il casello della cittadella elfica.
Qui solo alcuni dei gitanti scendono a sgranchirsi gambe (e a menare le mani): molti dei gitanti che maggiormente avevano discusso con i manifestanti tapponzoli, stremati, rimangono a dormire.
I campioni elfi, lasciati soli, non fanno troppe domande e lasciano passare il torpedone che, animato da nuovo entusiasmo, prosegue. Ormai solo il casello della cittadella imperiale li divide da Aldorf.
Anche i Campioni imperiali, anche se spalleggiati dai sobillatori dell'Ordine più mattinieri, non fanno troppe domande. Anche perchè i gitanti che ormai intravedono la meta agognata sono belli carichi e motivati.
E finalmente le porte di Aldorf!
Il torpedone viene parcheggiato e si entra in città che a differenza della cupa Città Inevitabile è luminosa, piena di piena di monumenti rassicuranti (lameno a confronto con quelli dell'altra capitale).
All'inizio tutti sono spaesati e si aggirano tra i venditori ambulanti che affidano loro quest mai viste e tra i pochi amicici dell'Ordine che hanno organizzato la calorosa accoglienza.
Con il passare del tempo il disorientamento diminuisce e i gitanti, finalmente intruppati dietro il capogita, iniziano la visita della città, prendendo souvenir, fraternizzando con i locali e dando fuoco a un po' di case, carri e tende per ravvivare la situazione.
Anche l'accoglienza dei padroni di casa però si fa sempre più calorosa e presto ogni gitante ha un amichico che si occupa amorevolmente di lui.
Divertimento a mille, scambi di scherzi buffi e amichevoli gank.
Spiace un po' per la seconda parte della festa di benvenuto quando alcuno grossi ragazzoni con seri problemi di obesità guidati da una guida turistica un po' troppo nervosa si lasciano prendere la mano e fraternizzano con un entusiasmo decisamente eccessivo che non viene troppo apprezzato dai gitanti che decidono quindi di far conoscere ai locali i draghetti blu che si sono portati come regalo per i simpatici abitanti di Aldorf.
Come corre il tempo quando ci si diverte!
Sembrava fossimo appena arrivati e invece tocca già ripartire. Giusto il tempo per le ultime foto da far vedere agli amici rimasti a casa.
Ma non prendiamocela troppo: è stata una gita entusiasmante e già tutti si dicono che bisogna organizzarne un'altra appena possibile.
Arrivederci Aldorf, e a presto!
p.s. ottima organizzazione dei bravi i capigita del Dopolavoro Distruttori (e per di più siamo pure riusciti a non farci vendere la solita batteria di pentole).
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